Punti chiave
- Notizia principale: L’oro supera i 107 euro per grammo, con forti incrementi della domanda retail e crescente accessibilità dei piani mensili per investitori privati.
- La BCE mantiene i tassi d’interesse invariati. Questo rende l’oro un asset sempre più attrattivo per la diversificazione.
- ETF oro e piani di accumulo registrano flussi positivi, sostenuti dall’innovazione nei prodotti di investimento accessibili.
- Le nuove norme UE sulla tracciabilità puntano a maggiore trasparenza e sostenibilità nella filiera aurifera.
- La domanda di oro come copertura dall’inflazione resta elevata nel contesto di volatilità economica europea.
- Cresce l’interesse dei risparmiatori verso soluzioni semplici e mensili, anche tramite piattaforme digitali e canali di network marketing.
- L’integrazione dell’AI nella filiera permette una gestione più efficiente e un’informazione più trasparente per tutti gli operatori.
Di seguito i dettagli e i contesti chiave.
Introduzione
Il 6 ottobre 2025 il prezzo dell’oro ha superato i 107 euro al grammo. Questa crescita riflette una forte domanda da parte degli investitori retail e l’interesse per ETF oro e piani di accumulo mensili accessibili. In un contesto di tassi BCE invariati e nuove normative UE sulla tracciabilità, la rassegna esamina innovazione, accessibilità e trasparenza nella filiera del gold investment.
Notizia principale
Il prezzo dell’oro ha superato oggi la soglia dei 107 euro al grammo, segnando un nuovo massimo per il mercato retail italiano. Gli acquisti tramite piani di accumulo mensili hanno sostenuto questa crescita, con un aumento del 28% delle nuove aperture rispetto al trimestre precedente.
La domanda è stata particolarmente intensa per i prodotti certificati sostenibili, che offrono tracciabilità completa della filiera estrattiva. Secondo i dati di settore, questi prodotti rappresentano ora il 35% delle nuove sottoscrizioni retail.
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Gli operatori di mercato sottolineano come la crescente attenzione alla sostenibilità stia trasformando le dinamiche del settore dei metalli preziosi. L’Associazione Italiana Operatori Oro ha dichiarato che l’investitore moderno ricerca non solo sicurezza finanziaria, ma anche garanzie etiche.
In breve oggi
Regolamentazione
La Commissione Europea ha approvato il nuovo quadro normativo per la tracciabilità dei metalli preziosi. Il regolamento entrerà in vigore il 1 gennaio 2026 e introdurrà requisiti più stringenti per la certificazione dell’origine dell’oro.
Gli operatori avranno 12 mesi per adeguare i sistemi di verifica e reportistica. Le norme prevedono l’obbligo di dichiarare l’impronta carbonica per tutta la catena di approvvigionamento.
L’autorità di vigilanza ha inoltre introdotto un nuovo schema di certificazione ESG specifico per i prodotti di investimento in oro. Il sistema assegnerà un rating di sostenibilità fondato su criteri ambientali e sociali verificabili.
Mercati in sintesi
Gli ETF sull’oro hanno registrato nell’ultima settimana flussi netti positivi pari a 450 milioni di euro. Il comparto retail si è distinto per dinamismo, con il 40% dei nuovi investimenti rivolto verso ETF sostenibili.
L’indice del settore minerario europeo ha chiuso in crescita dell’1,2%, trainato dalle società con i rating ESG più elevati. Il volume degli scambi sui contratti futures dell’oro è aumentato del 15% rispetto alla media mensile.
Cosa tenere d’occhio
- 15 ottobre 2025: Pubblicazione del rapporto trimestrale World Gold Council sulla domanda globale
- 22-23 ottobre 2025: International Precious Metals Forum a Zurigo
- 1 novembre 2025: Entrata in vigore delle nuove certificazioni ESG per i prodotti in oro
- 5 novembre 2025: Riunione del comitato tecnico UE sulla tracciabilità dei metalli preziosi
Conclusione
Il superamento dei 107 euro al grammo conferma la robustezza della domanda retail e il crescente ruolo dei prodotti sostenibili nel gold investment. L’evoluzione delle normative europee spinge il settore verso standard di tracciabilità e responsabilità sempre più elevati. Da segnalare: l’entrata in vigore delle certificazioni ESG il 1 novembre 2025 e il report World Gold Council il 15 ottobre 2025.
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